ALLA FACCIA DELLA CRISI

09.09.2013 12:31

A cura di Giacomo Lanfiuti Baldi


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Nonostante la crisi e le nuove regole del 'Fair Play finanziario' i dirigenti dei vari club europei non hanno badato a spese nell'acquisto di giocatori. In Inghilterra è stato battuto il record dei milioni spesi in un solo anno: a Londra, sponda Tottenham con la cessione di Bale è stato possibile spendere 35 mln per l'ex romanista Lamela, 30 per Soldado e 19 per Paulinho più altri innesti interessanti. Al Chelsea sono approdati Eto'o, Wiliam e Schurrle per oltre 60 milioni. A Manchester lo United ha comprato 'solamente' Fellaini per 30 milioni; invece i cugini del City, come ci hanno insegnato in questi anni, non si sono tirati indietro e hanno speso intorno ai 115 milioni per i vari Fernandinho, Jovetic, Negredo e Navas incassandone solamente 11. Ma il titolo di acquisto più oneroso l'ha 'vinto' l'Arsenal con Ozil pagandolo intorno ai 55 Milioni.
 
Proprio la cessione del tedesco ha fatto arrabbiare i tifosi madrileni, che oltre all'esagerato prezzo sborsato per Bale ha lasciato partire Callejon, Higuain e kakà in Italia. Non solo il Real ha speso molto, ma anche a Barcellona non si scherzato e, a giudizio di molti, si è sbagliato: Neymar è stato pagato 53 milioni e Villa è stato svalutato da 40 Milioni, prezzo a cui fu prelevato dal Valencia, a 5. 
 
La Ligue 1 sta cercando di diventare uno dei campionati più interessanti del continente, e ci stanno provando a suon di milioni. Il neo-promosso Monaco ha acquistato per 60 milioni  Falcao dall'Atlatico Madrid e a 45 Rodriguez dal Porto. Gli sceicchi a Parigi hanno fatto nuovamente spesa in Italia, sono arrivati: Cavani dal Napoli e Marquinhos dalla Roma più Dignè dal Lilla per oltre 80 milioni. I più parsimoniosi sono stati i club tedeschi, il bilancio del Borussia Dortumnd è di poco in negativo nonostante gli acquisti di Mkhitaryan e Aubameyang, giovani interessantissimi. Il Bayern Monaco è tra le società con il bilancio migliore tra i top club d'Europa, nonostante il conto sia in rosso per circa 20 milioni. 
 
E in tutto questo l'Italia? Beh, di certo non ci possiamo permettere queste spese, ma anche da noi ci sono stati acquisti non proprio economici. Il più spendaccione è stato il Napoli che, dopo la cessione del 'Matador' Cavani, sono arrivati Higuain, Callejons, Mertens e Albiol per un bilancio negativo per poco più di 15 milioni. A Firenze, Torino (Juve) e Roma i bilanci sono più che positivi. Le uniche note stonate sono le due squadre di Milano che, nonostante il mercato non entusiasmante, il conto è in rosso.
A me personalmente questo calcio fatto di soldi e polemiche non mi entusiasma come prima; non che qualche anno fa non vincessero i più ricchi, ma le squadre fondate sui 'petrolmilioni' e costruite in meno di due anni fanno diventare sempre di più il calcio un business e meno uno sport.
 
 
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